Per essere certi che i nostri occhi stiano bene è fondamentale sottoporsi periodicamente ad una visita specialistica oculistica, a cura del medico oculista, (non dall’ottico e optometrista) che oggi con l’utilizzo di strumentazioni sofisticate e moderne consente di evidenziare precocemente patologie misconosciute e dare una soluzione ai problemi riferiti.
LE TRE COSE CHE UN OCCHIO PUO’ NASCONDERE
1) IL GLAUCOMA: detto il ladro silenzioso perché priva della vista lentamente e in modo progressivo senza dare sintomi se non quando già in stato avanzato. Il danno comincia alla periferia del campo visivo e la visione centrale rimane a lungo normale; contemporaneamente l’occhio diviene meno sensibile ai colori e alla percezione dei contrasti. Una diagnosi precoce può essere fatta solo con una visita oculistica approfondita con esami diagnostici, che consente di prevenire l’insorgenza del danno funzionale e monitorare, nei pazienti affetti da ipertensione endoculare, il decorso della patologia nel tempo per prevenire dei peggioramenti.
2) LA CATARATTA INCIPIENTE: l’ offuscamento della vista, la difficoltà di messa a fuoco, l’alterazione della sensibilità al contrasto e della percezione dei colori, sono spesso causati un’inziale opacizzazione del cristallino. Una stadiazione corretta del problema consente di proporre interventi precoci utilizzando lenti intraoculari di ultima generazione eliminando l’utilizzo dell’occhiale per lontano e per vicino.
3) LA MACULOPATIA: si intende la visione distorta, la percezione di una macchia nera fissa centrale, la difficoltà nella visione sia per lontano che per vicino. E’ una patologia degenerativa che colpisce la porzione centrale della retina, la macula, la porzione topografica più importante della retina deputata alla visione centrale. E’ una delle principali cause di cecità insieme al glaucoma, ove una diagnosi precoce consente di trovare delle soluzioni tempestive per rallentare la progressione della patologia, che spesso genera danni irreversibili alla vista.
LE TRE COSE CHE PUO’ RIVELARE UNA VISITA OCULISTICA NELLE MALATTIE SISTEMICHE
4) IPERTENSIONE ARTERIOSA: l’esplorazione dei vasi del fondo oculare permette di osservare a livello biomicroscopico lo stato e il decorso delle vene e delle arterie della retina: ci conferma se un paziente è vasculopatico, se è iperteso, se ha un’alterazione della coagulazione per presenza di microemorragie, ecc… Le informazioni ricavate dalla microcircolazione, tramite l’ANGIO OCT, consentono al medico internista, cardiologo o di famiglia di avere una situazione più precisa sulla salute del paziente, per prevenire il rischio di arteriosclerosi e incidenti della circolazione cardiaca e cerebrale (occlusioni, ischemie, trombosi ecc..) e per valutare se la terapia in atto è sufficiente, e se la patologia è stabile o in peggioramento.
5) IL DIABETE: questa patologia ha un impatto precoce e diretto sulla retina e può verificarsi all’inizio senza manifestare alcun sintomo. All’arrivo dei sintomi oftalmologici il diabete ha già provocato molti danni all’occhio: la retinopatia diabetica. La visita oculistica consente solo di rilevare le macroalterazioni sulla retina, mentre un esame specifico non invasivo quale l’ ANGIO-OCT permette di rilevare possibili microalterazioni retiniche e fornisce importanti dati diagnostici e statistici circa l’evoluzione della patologia. Infatti il diabete può progredire nonostante l’assunzione di terapie e questo esame dà informazioni specifiche al diabetologo per poter operari cambiamenti significativi per il paziente ( cambio regime alimentare, terapia più personalizzata, utilizzo di integratori specifici, ecc..).
6) PROBLEMI NEUROLOGICI E MALATTIE DEL NERVO OTTICO: in ambito di neuroftalmologia un controllo oculistico completo e con esami strumentali consente di evidenziare e stadiare l’insorgenza di patologie neurologiche o che interessano il nervo ottico; o valutare in caso di malattie vascolari cerebrali e patologie neurodegenerative come la sclerosi multipla, o in esiti di traumi cranici, eventuali problematiche oculistiche. La nostra esperienza diretta su tanti pazienti in diversi anni, ha consentito di poter aiutare pazienti che avevano problemi anche nella vita quotidiana: cefalea gravativa, alterazione del campo visivo, diplopia, problemi nella guida.